Un’infermiera chiede a un paziente di togliersi i vestiti e di indossare un camice prima di essere visitato dal medico.
“Davanti a lei?”, chiese timidamente il paziente.
L’infermiera risponde: “Non si preoccupi, ho già visto molti corpi nudi”.
Il paziente rispose: “Non uno come il mio. Moriresti dalle risate vedendo il mio corpo nudo”.
“Certo che non riderò”, disse l’infermiera al paziente,
“Sono una professionista. In oltre vent’anni non ho mai riso di un paziente”.
“Va bene allora”, disse il paziente, spogliandosi lentamente.
Prima si sbottonò la camicia, si tolse i pantaloni e, con un sospiro, si abbassò le mutande.
Davanti all’infermiera stava un enorme corpo maschile nudo con l’organo maschile più piccolo che l’infermiera avesse mai visto in vita sua.
Era quasi identico a una batteria AAA per lunghezza e larghezza.
Incapace di controllarsi, l’infermiera cercò di trattenere una risatina, ma le uscì spontanea.
Quando si rese conto che stava ridendo, si sentì molto in colpa per aver riso delle parti intime del paziente e si ricompose come meglio poteva.
“Mi dispiace tanto”, disse l’infermiera, “non so cosa mi sia preso. Sul mio onore di infermiera, prometto che non succederà più”.
“Ora mi dica, quale sembra essere il problema?”.
Il paziente rispose…
“È gonfio”.