La madre del piccolo Johnny aveva notato che i suoi voti in matematica erano in costante calo.
Decise di fare una chiacchierata con Johnny sul suo disinteresse per la matematica, sull’essere più responsabile con i suoi studi e sull’importanza di alzare i voti.
Il trimestre successivo finì, uscì la pagella di Johnny e il suo voto in matematica era ancora basso. Così la madre di Johnny decise di chiamare il suo insegnante di matematica nel tentativo di arrivare alla radice del problema. La madre del piccolo Johnny sperava che il voto in matematica di Johnny sarebbe finalmente migliorato.
Ma con suo sgomento, il suo voto non era ancora migliorato sulla sua pagella successiva.
In un atto di disperazione, la madre del piccolo Johnny decise di trasferirlo alla locale scuola cattolica.
Immediatamente, ha notato che quando Johnny tornava a casa da scuola, non diceva una parola, ma andava dritto al tavolo e iniziava a fare i compiti di matematica. La madre di Johnny fu molto contenta di questo cambiamento improvviso; e nel corso delle settimane successive, sembrava che il problema di matematica del piccolo Johnny fosse stato finalmente risolto.
Ancora una volta è arrivata la pagella di Johnny; ma questa volta ha preso una “A” in matematica.
La madre di Johnny era felicissima, ma un po’ perplessa.
Gli chiese: “Cosa fanno di così diverso alla scuola cattolica che alla fine ti ha convinto a cambiare atteggiamento e ad alzare il livello di matematica?”
Il piccolo Johnny rispose: “Il primo giorno di lezione di matematica, quando ho alzato lo sguardo e ho visto quel ragazzo appeso al segno più gigante sopra la lavagna, sapevo che non stavano scherzando”.