Un giorno alla fermata dell’autobus c’era una ragazza che indossava una minigonna attillata.
Quando arrivò l’autobus e fu il suo turno di salire, si rese conto che la gonna era così stretta che non riusciva ad alzare il piede abbastanza da raggiungere il gradino.
Pensando che avrebbe avuto abbastanza spazio per alzare la gamba, si avvicinò dietro e slacciò un po’ la gonna.
Non riusciva comunque a raggiungere il gradino.
Imbarazzata, tornò indietro ancora una volta per aprire la cerniera ancora un po’.
Ancora non riusciva a raggiungere il gradino.
Così, con la cerniera della gonna abbassata a metà, tornò indietro e slacciò la gonna fino in fondo.
Pensando di poter salire sul gradino, sollevò la gamba, ma si rese conto che non riusciva ancora a raggiungerlo.
Allora, vedendo l’imbarazzo della ragazza, l’uomo in piedi dietro di lei le mise le mani intorno alla vita e la sollevò sul primo gradino dell’autobus.
La ragazza si girò furiosa e disse: “Come osi toccare il mio corpo in quel modo; non ti conosco nemmeno!”.
Scioccato, l’uomo dice,
“Beh, signora, dopo che si è avvicinata e mi ha aperto la cerniera tre volte, ho pensato che fossimo amici”.