Una donna portò un’anatra molto zoppicante da un veterinario.
Quando la donna posò il suo animale sul tavolo, il veterinario tirò fuori il suo stetoscopio e ascoltò il petto dell’uccello.
Dopo qualche istante, il veterinario scosse la testa e disse tristemente,
“Mi dispiace, la sua anatra, Coccolino, è morta”.
La donna angosciata gemette: “È sicuro?”.
“Sì, sono sicuro. La sua anatra è morta”, rispose il veterinario.
“Come può essere così sicuro?”, protestò la donna.
“Voglio dire che non avete fatto alcun test su di lui o altro. Potrebbe essere in coma o qualcosa del genere”.
Il veterinario sgranò gli occhi, si girò e uscì dalla stanza.
Tornò pochi minuti dopo con un Labrador Retriever nero.
Mentre il proprietario dell’anatra guardava stupito, il cane si alzò sulle zampe posteriori, mise le zampe anteriori sul tavolo da visita e annusò l’anatra da cima a fondo.
Poi ha guardato il veterinario con occhi tristi e ha scosso la testa.
Il veterinario accarezzò il cane sulla testa e lo portò fuori dalla stanza.
Pochi minuti dopo tornò con un gatto.
Il gatto saltò sul tavolo e annusò delicatamente l’uccello dalla testa ai piedi.
Il gatto si sedette di nuovo sulle zampe, scosse la testa, miagolò dolcemente e uscì dalla stanza.
Il veterinario guardò la donna e disse: “Mi dispiace, ma come ho detto, questa è sicuramente, al 100%, un’anatra morta”.
Il veterinario si rivolse al terminale del computer, premette alcuni tasti e produsse una fattura che consegnò alla donna.
La proprietaria dell’anatra, ancora sotto shock, prese il conto. “150 dollari!”, gridò,…
“150 dollari solo per dirmi che la mia anatra è morta!”.
Il veterinario fece spallucce: “Mi dispiace. Se mi avesse creduto sulla parola, il conto sarebbe stato di 20 dollari…”.
“Ma con il rapporto di laboratorio e la TAC, ora sono 150 dollari”.